Da Picerno a Picerno. Dal 19 giugno del 2021 al 10 aprile del 2022. Nel mezzo c’è un mondo griffato Fidelis Andria. Da quella finale playoff del girone H, persa per 2-1 in rimonta allo stadio Curcio dopo il provvisorio vantaggio firmato con un portentoso sinistro da fuori area da Federico Cerone, i due club hanno cambiato categoria – salendo entrambi in Serie C- e allenatori, passando da Palo a Colucci nel Picerno e da Panarelli a Ginestra e al duo Di Leo-Dibari nella Fidelis. Domenica si ritroveranno da avversarie, con situazioni diverse ma lo stesso desiderio di punti. Il Picerno per consolidare quell’inatteso piazzamento playoff acquisito cambiando marcia con la nuova gestione tecnica e giocando da novembre in poi un calcio efficace e generatore di punti, fino ai 46 che oggi valgono il nono posto in asse con la Turris, la Fidelis Andria per restare agganciata al treno playout e sperare magari anche nel sorpasso alla Paganese, oggi terzultima e distante due punti. La squadra del tandem Di Leo-Di Bari avrà di fronte un avversario ferito dal poker incassato a Palermo e desideroso di riscatto sul terreno amico, dove sin qui ha ottenuto 26 punti, ma arriva alla trasferta lucana forte di un numero: cinque, come i risultati utili inanellati da inizio marzo in avanti. Mai Casoli e compagni avevano messo insieme una striscia positiva così lunga. Analizzandola in profondità, però, spiccano i quattro pareggi e le due partite senza reti all’attivo, alle quali fanno da contraltare i tre clean sheet consecutivi di Saracco tra i pali. Tornare al gol, concretizzando le tante occasioni da rete che la squadra riesce a creare, come via per rivedere la vittoria. Quella che 10 mesi fa, su quel campo, la Fidelis aveva solo accarezzato con vista sulla C e che nel weekend varrebbe invece uno step importante per conservare la categoria.
