Ci sono tradizioni che non passano mai. Sopravvivono al tempo, alle mode e perfino alle pandemie. Una di queste è dolce, ha una forma ovale ed è amata dai piccoli come dai grandi. Parliamo naturalmente dell’uovo di cioccolato, un vero e proprio simbolo della Pasqua.
Le sue origini sono lontanissime e sarebbero da ricondurre al Re Sole, Luigi XIV: si narra che fu lui per primo, ad inizio Settecento, a far realizzare un uovo di crema di cacao al suo “chocolatier” di corte.
L’usanza di regalare uova invece è ancora più antica e si perde addirittura nel Medioevo, prima come dono alla servitù, poi come omaggio tra gli abitanti delle comunità. Oggi le gustose uova di cioccolato sono una delle bontà più attese delle feste di Pasqua.
Ma se il loro fascino, negli anni, è rimasto lo stesso, molte altre cose sono anche migliorate, e accanto a quelle classiche ne sono nate tante altre, sempre più speciali e innovative. Realizzarle è diventata un’arte che ad Andria vede fra i suoi maestri più capaci Giuseppe La Stella, del bar “Caffè Sospeso”. Suo il merito di essere riuscito a rinnovare, con creatività, un prodotto della tradizione (come l’uovo o la colomba pasquale), rimanendo fedele allo stesso procedimento.
Non cambia la forma ma la sostanza sì, a partire dall’elemento principale: il cioccolato. Al latte, sempre molto richiesto. Fondente, rivalutato negli ultimi tempi oppure al pistacchio, la novità.
Diverse anche le dimensioni: piccolo, medio e grande, per una Pasqua extra dolce. Un vero piacere per il palato ma anche per gli occhi, grazie alle meravigliose decorazioni fatte a mano: dai personaggi dei fumetti e dei cartoni animati, per arrivare ai colorati disegni floreali. Per un uovo col giusto tocco artistico fatto su misura di chi lo riceve.
Cambia l’aspetto e anche il vestito, con delle confezioni più pratiche ed eleganti che sostituiscono la tradizionale carta decorata.
Ma per essere un uovo di Pasqua davvero perfetto non può mancare la sorpresa: si va dai piccoli oggetti di bigiotteria, come anelli, orecchini e bracciali, ai regali personalizzati. E se il dono non dovesse piacere poco male: ci si potrà sempre consolare con un buon pezzo di cioccolato.