E’ durata un giorno e mezzo la latitanza di un giovane 26enne pregiudicato andriese. I Carabinieri di Andria, nel pomeriggio di ieri, con il coordinamento della procura di Trani, hanno arrestato l’uomo che ha esploso diversi colpi d’arma da fuoco attorno alle 13 di martedì nel cortile di una palazzina del Quartiere Monticelli di Andria in via Indipendenza. Il 26enne è stato bloccato a Bisceglie e dovrà rispondere di tentato omicidio, possesso e porto d’arma clandestina, oltre che della violazione della sorveglianza speciale alla quale era già sottoposto.
I militari andriesi hanno ricostruito minuziosamente quanto accaduto sin dai primissimi momenti dopo la sparatoria in cui altri due giovani sono rimasti feriti e trasportati da parenti al Pronto Soccorso dell’Ospedale “Bonomo” di Andria dove sono tutt’ora ricoverati. Lungo il sopralluogo a cura della Squadra Rilievi del Gruppo Carabinieri di Trani che ha permesso di cristallizzare l’ampia scena nel cortile delle palazzine popolari di via Indipendenza. Acquisite anche immagini delle telecamere di videosorveglianza e testimonianze. Dalla ricostruzione è emerso come il 26enne ha sparato un primo colpo di pistola ferendo lievemente ad una caviglia un altro giovane 27enne. Nel frattempo, un 29enne anche lui coinvolto nella discussione, è fuggito a bordo di una bici elettrica inseguito a breve distanza in auto dall’aggressore sino al cortile delle palazzine di via Indipendenza. Qui una breve ma violenta discussione in cui il 26enne, con arma in pugno, ha esploso altri due colpi d’arma da fuoco, uno dei quali ha ferito all’inguine il 29enne. Immediata la fuga del giovane a bordo della sua vettura, latitanza terminata in poco tempo a Bisceglie. Il giovane è stato interrogato nella caserma andriese sino alla confessione ed alla notifica del decreto di fermo.
In una nota ufficiale i militari andriesi hanno voluto sottolineare come vi sia stata «una risposta immediata di Magistratura e Carabinieri all’ennesima azione efferata nella città federiciana». Nel frattempo proseguono le indagini con ulteriori accertamenti dopo alcune dichiarazioni rese nel corso dell’interrogatorio da parte del 26enne.