L’immagine più bella, quella che ritrae Giovanni Falcone e Paolo Borsellino insieme, sorridenti, una foto rimasta nella storia come i due magistrati uccisi dalla mafia nel 1992. In occasione del 23 maggio, 30simo anniversario della Strage di Capaci, i bambini delle scuole che portano i nomi di Falcone e Borsellino, del Circolo “Rosmini”, hanno omaggiato così i due italiani simbolo della lotta alla mafia. L’iniziativa, svolta alla pista di pattinaggio di Andria, rientra nel Festival della Legalità istituito dal comune. Un modo concreto per ricordare coloro che hanno lottato contro la criminalità organizzata mettendo a rischio la propria vita. Presente anche Angelo Jannone, andriese, ex colonnello e comandante dei Carabinieri, nonché collaboratore di Giovanni Falcone.
Una grande uomo Giovanni Falcone. La sua morte, come quella di Borsellino – racconta Jannone – rappresentò l’inizio della fine dei corleonesi. Una battaglia nel nome dei magistrati. Il circolo “Rosmini” ha scelto di tramandare il senso della legalità dei due magistrati italiani partendo dai più piccoli, veri custodi della memoria.
E proprio i piccoli alunni, circa 700 dai 3 agli 11 anni, hanno citato ad alta voce i nomi di coloro che sono scomparsi per mano della mafia. Infine l’inno di Mameli coi colori della bandiera italiana. Una vera festa di legalità, un esercizio di memoria per guardare al futuro con la speranza che i bambini possano trasmettere quei valori della giustizia.