La nuova sede dell’IPSIA sorgerà qui, nei pressi del centro commerciale di Andria. Lo ha deliberato il consiglio comunale all’esito di una seduta che ha visto le opposizioni abbandonare l’aula in polemica con la scelta dell’amministrazione. Che anche nella maggioranza che la sostiene ha fatto registrare perplessità sull’opportunità di allocare lì il nuovo istituto scolastico ma alla fine con 18 voti a favore, tutti i presenti erano di maggioranza, ha deciso di cedere gratuitamente per 30anni il diritto di superficie sul terreno di proprietà comunale alla provincia BAT. Sarà infatti l’ente provinciale a costruire la nuova sede dell’istituto professionale per l’industria e l’artigianato liberandosi definitivamente dell’esoso fitto che paga dal 2000 alla proprietà del capannone situato su via vecchia Barletta: con un canone mensile di 88mila euro, dal 2000 ad oggi (anche se ridotto di recente) se ne sarebbero potute costruire di scuole o forse si sarebbe potuta acquistare quella stessa struttura che, come ha raccontato il consigliere di maggioranza Sgarra di Andria Bene Comune, versa in condizioni pietose, con numerosi disservizi, infiltrazioni copiose al punto che ha visto piovere all’interno. Ci sarebbe dunque da festeggiare per la soluzione adottata dal consiglio comunale ieri: ma le perplessità non mancano sulla scelta che, come detto, è ricaduta su quel terreno a forma di L, contiguo al parcheggio del centro commerciale di Andria, con affaccio sulla statale 170 per Barletta e la rampa per la tangenziale di Andria e che ora accoglie qualche ulivo e una vasca di decantazione acque reflue. Le strutture scolastiche, infatti, possono essere erette mantenendo una distanza rispetto alle arterie viarie di almeno 20 metri. Il rischio è che si realizzi una struttura molto sacrificata e se non manca chi avrebbe preferito attrezzarci aree verdi. L’altra area che il comune aveva individuato è quella su cui verrà costruita la nuova caserma della Guardia di Finanza, in zona PIP, una scelta che ha registrato anch’essa le perplessità di parte della maggioranza e la totale contrarietà delle opposizioni. Eppure, proprio per un istituto come l’IPSIA quale migliore ubicazione si sarebbe potuta trovare se non in una zona di piani di insediamento produttivo? Tutte queste cessioni a titolo gratuito, dicono ancora dalle opposizioni, mal si conciliano con la situazione di predissesto e il conseguente piano delle alienazioni che il comune deve affrontare. Il consiglio comunale tornerà a riunirsi già lunedì per discutere di aliquote TARI.