Dodicimila e seicento, tenendo conto della sola andata. Chilometro più, chilometro meno, sono quelli che attendono il Bari nel cammino esterno che la Serie B 2022/23 imporrà. Tragitti ben superiori a quelli percorsi negli ultimi campionati di Serie C, più simili al campionato di Serie D 2018/19, quando la squadra all’epoca allenata da Giovanni Cornacchini dovette cimentarsi in svariate trasferte in Sicilia. Questa volta, non ce ne voglia il girone I, il lignaggio degli avversari sarà ben diverso.
A impressionare, in particolare, è il numero risicato di realtà distanti meno di 500 chilometri da Bari: ci sono Benevento, la più vicina con i suoi 198, seguita da Cosenza, Frosinone e Ascoli. Il confine si supera spostandosi in Umbria, tra Terni e Perugia. Palermo e la Sicilia si ripeteranno come trasferta, già affrontata negli ultimi due anni in C, con i suoi 666 chilometri di viaggio. Ben rappresentata è anche l’Emilia: Ferrara, Modena e Parma, tutte comprese in 50 chilometri e distanti ben più di 700 dal capoluogo pugliese. Spazi simili a quelli che separano da Pisa, unica esponente del calcio toscano nella B che verrà.
A ridisegnare la cartina geografica e determinare buona parte degli spostamenti più importanti sono altre novità del prossimo campionato, alla pari del Bari: Venezia, retrocessa dalla A, è distante 814 chilometri, Genova e lo stadio Marassi circa 900. Venti in più di Brescia, quasi 100 in più di Cittadella, dove il 3 giugno del 2018 si giocò l’ultima partita dei biancorossi in Serie B prima del fallimento societario. Il tris di avversari più lontani si trova tra Como, Bolzano che ospita il Sudtirol e Cagliari, meta separata da più di 1000 chilometri in linea d’aria da Bari. Insomma, per vivere il prossimo campionato – anche per la tifoseria – sarà necessario munirsi di pazienza, navigatore e biglietti aerei. Con la voglia di scaricare il contachilometri e l’entusiasmo di chi torna a cimentarsi con la categoria dopo quattro, lunghe, stagioni.