Dispersi in mare per diverse ore, in balia delle onde, a largo della costa leccese, e poi portati in salvo dagli uomini della Guardia Costiera.
Si è conclusa fortunatamente con un lieto fine la disavventura dei tre componenti di un peschereccio di Taranto, affondato ieri sera a poche miglia dalla località di Punta Prosciutto.
L’allarme è scattato intorno alle 20, quando alla Guardia Costiera di Gallipoli è giunta la segnalazione del mancato rientro nel porto di Campo Marino di Maruggio di una imbarcazione con 3 persone a bordo: comandante, direttore di macchine e marinaio, rispettivamente di 32, 42 e 37 anni.
I loro familiari, allarmati dal forte vento che, nel corso della serata, stava imperversando lungo le coste salentine, e dall’assenza di contatti telefonici, hanno allertato la Guardia Costiera.
Così sono spartite le ricerche, che hanno coinvolto le motovedette delle Capitanerie di Porto di Taranto e Gallipoli, e gli elicotteri dell’Aeronautica Militare partiti da Gioia del Colle, con il coordinamento della Guardia Costiera di Bari.
Le operazioni si sono concluse poco dopo le 4.30 di questa mattina, quando una motovedetta ha individuato i tre naufraghi a circa 6 miglia dalla costa di Punta Prosciutto.
Rimasti in mare per diverse ore, i componenti dell’equipaggio si sono sostenuti grazie ai dispositivi di sicurezza del peschereccio, ed ai giubbotti di salvataggio indossati prima dell’affondamento.
In discrete condizioni di salute, i tre sono stati trasportati a Gallipoli, dove hanno ricevuto le cure degli operatori del 118.
La Guardia Costiera sta continuando a monitorare lo specchio d’acqua interessato dall’affondamento per verificare la presenza di chiazze di idrocarburi, che potrebbero essere fuoriusciti dai serbatoi dell’imbarcazione.