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La banda musicale della Guardia di Finanza celebra il 90° compleanno della cantina “Produttori di Manduria”

Novant’anni da mostrare con fierezza. Era il 9 luglio 1932 quando quindici produttori siglarono la costituzione del “consorzio produttori di vini rossi da taglio” a Manduria gettando il seme di quella grande realtà che ha permesso al primitivo di emanciparsi anche nel mercato: altrochè vino da taglio, oggi il primitivo di Manduria è il più alto rappresentante enologico della Puglia che, anche per questo, è méta di viaggiatori di tutto il mondo. Lo stesso stabilimento in cui nacque il consorzio, e che oggi ospita anche uno straordinario museo della antica civiltà contadina, nel piazzale dove sono posizionati colossali cisterne che restituiscono un’idea della immensa produzione ricavata dai 1000ettari che i circa 400 soci odierni mettono a disposizione della cantina, quello spazio è diventato per una sera luogo di festa, di celebrazioni in una notte che resterà negli annali della città di Manduria. Per celebrare questo importante anniversario infatti la dirigenza della cantina ha voluto invitare la banda musicale della Guardia di Finanza che dal 2002 è guidata dal colonnello Leonardo Laserra Ingrosso originario della vicina Avetrana. Il quale ha voluto che la banda potesse esprimersi, con 60 degli oltre 100 elementi a disposizione, non solo attraverso gli spartiti tradizioni ma inserendo anche sonorità più moderne.

Insieme allo straordinario tributo offerto dalla banda musicale della Guardia di Finanza, un altro regalo inatteso ha reso storica la serata di celebrazione di questo novantesimo compleanno, memorabile: l’intercessione del vescovo di Oria Monsignor Vincenzo Pisanello ha permesso che Papa Francesco concedesse una speciale benedizione per tutte le donne e gli uomoni della cantina.

Un evento nell’evento insomma, con cui si sono rilanciate le ambizioni di questo consorzio che a novan’anni è tutt’altro che anziano.

E poi vino, rigorosamente della cantina, e food truck per festeggiare insieme ai manduriani i primi novant’anni dei maestri del vino. Cui seguiranno certamente almeno altri novant’anni

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