L’impianto di biometano della città di Trani si farà. Così ha deciso il Consiglio di Stato, che ha accolto l’appello presentato dalla società “4r” contro amministrazione comunale, circa l’installazione industriale, che sorgerà in contrada Casa Rossa, alle spalle della sede dell’Amiu.
Viene ribaltata così la sentenza del TAR che, circa un anno fa, aveva annullato l’autorizzazione rilasciata dalla Provincia in favore della realizzazione dell’impianto per il trattamento ed il recupero dei rifiuti provenienti dalla frazione organica da raccolta differenziata. Rifiuti che serviranno alla produzione di biometano ed ammendante di qualità.
Alla decisione del Tribunale Amministrativo Regionale si era però opposta la società incaricata della costruzione dell’impianto, la “4r” portando la questione davanti al Consiglio di Stato.
I giudici della quarta sezione, con sentenza numero 5670, hanno quindi riconosciuto la piena legittimità della determinazione della Provincia di Barletta-Andria-Trani, con la quale, il 22 gennaio 2020, era stata concessa l’AIA, l’Autorizzazione Integrata Ambientale, per l’installazione dell’impianto.
Come riporta il testo del provvedimento, il Collegio ha infatti rilevato che “le deduzioni articolate in primo grado si fondano su un non corretto inquadramento, dal punto di vista teorico, della natura e della funzione delle cosiddette “prescrizioni” o “condizioni ambientali”. “L’unico parere contrario – scrivono sempre i giudici – è rimasto quello del Comune di Trani, parere che risulta fondato esclusivamente su ragioni di carattere urbanistico”.
Il dissenso del Comune si ritiene pertanto superato, sulla scorta delle posizioni dell’Arpa Puglia e dell’ente provinciale, che hanno espresso parere favorevole alla realizzazione dell’impianto, per il quale potrebbero presto partire i lavori.