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Cheddira, gli occhi del Marocco sull’attaccante del Bari: presto convocato in Nazionale?

Segna e sogna. Sperando di farlo anche dopo le notti di mezza estate. Identikit di Walid Cheddira, attaccante italo-marocchino 24enne che sta trascinando con gol, assist e prestazioni il Bari in questa prima parte di stagione. Le prove dell’attaccante acquistato a titolo definitivo per poco più di 150mila euro ma con il 50% sulla futura rivendita assicurato al Parma non sono passate inosservate tra gli addetti ai lavori. Tanto da spingere alcuni osservatori della Federcalcio del Marocco a seguirlo dal vivo in ben due occasioni, l’ultima in Bari-Palermo 1-1 dello scorso 19 agosto, quando è andato a segno. Obiettivo? Valutarne la convocazione nella Nazionale maggiore dei Leoni dell’Atlante, Paese d’origine della sua famiglia. Più di una ipotesi al momento per un giocatore che è partito dalla Serie D e non ha mai sin qui indossato maglie della nazionale, nemmeno nelle rappresentative giovanili.

I numeri di Cheddira in questo avvio sono sotto gli occhi di tutti: sei gol nelle prime quattro partite ufficiali tra Coppa Italia e campionato. L’anno scorso furono 7 in 39 partite tra Coppa Italia, Serie C e Poule Scudetto. Dopo i due squilli di Coppa al Padova e la tripletta (prima in carriera) nel 4-1 di Verona, è stato decisivo a Parma con un rigore procurato e un assist e ha scelto la notte del San Nicola contro il Palermo per la sua prima rete nella categoria. Chissà che le prestazioni di “Wal” non arrivino anche all’attenzione del Ct della Nazionale Roberto Mancini, che nel suo percorso sulla panchina azzurra non ha mai nascosto un occhio di riguardo per i talenti che sbocciano in Serie B. Un esempio è Lorenzo Lucca, oggi all’Ajax, fu convocato per uno stage a maggio 2022, quando il suo cartellino era ancora del Pisa. Il Marocco lo monitora già per le amichevoli contro Cile e Paraguay di fine settembre, strizzando l’occhio anche al Mondiale in Qatar: Walino, come a Bari lo hanno ribattezzato i tifosi, ora che è salito sull’ascensore non ha alcuna intenzione di scendere. Chissà se nel mezzo darà lezioni di barese a Zan Zuzek, difensore sloveno che ha già dimostrato di aver imparato i primi rudimenti dialettali.

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