Rapito, minacciato, legato e poi alla fine torturato con mazze e bottiglie rotte, fino a perdere conoscenza: è l’orribile violenza subita da un giovane disabile di Manfredonia da parte di una coppia di conviventi che lo accusavano di aver rubato il loro cucciolo di cane.
I due, Pasquale Lebiu di 40 anni e Filomena Cotugno di 43, sono stati arrestati in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Foggia, Margherita Grippo, su richiesta del sostituto procuratore Roberto Galli.
Il risultato dell’attività investigativa portata avanti dagli agenti del Commissariato di Manfredonia in merito alla drammatica vicenda, che risale al 19 marzo scorso: la vittima, un 25enne con disabilità, sarebbe stata condotta dalla coppia in una zona di campagna con l’accusa di aver preso il loro cane, un Border Collie.
A nulla sarebbero valsi i tentativi del ragazzo di convincere i due della sua innocenza. Il giovane è stato prima immobilizzato, con i polsi legati dietro la schiena, poi trascinato per diversi metri con un guinzaglio ed infine picchiato selvaggiamente su tutto il corpo con una mazza e ferito con una bottiglia rotta. La coppia avrebbe infierito sul ragazzo, sino a ridurlo ad uno stato di incoscienza.
In base a quanto raccontato dalla stessa vittima alla Polizia, il giorno precedente al pestaggio si era già verificata una prima aggressione ai suoi danni, sempre per lo stesso motivo. Il 25enne però aveva deciso di non andare in ospedale, mentre suo padre, pur di chiudere definitivamente la faccenda, si era offerto di risarcire la coppia per la perdita del cane, nonostante il figlio si dichiarasse innocente.
Al termine delle indagini, per i due conviventi sono scattate le manette: sono accusati di tortura, con l’aggravante del sequestro di persona, e di lesioni aggravate in concorso.