Non sono chiare le modalità con cui avrebbe “favorito l’attività illecita di suoi clienti che sul dark web avrebbero venduto droga”. Fatto sta che dopo una perquisizione nella sua abitazione l’avvocato Michele Cianci, amministratore unico della Barsa, società di servizi ambientali interamente partecipata dal Comune di Barletta, su ordinanza del gip Angela Corvi del Tribunale di Brescia che ha coordinato le indagini della Guardia di Finanza di Roma, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di concorso esterno in associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti. Si tratta del prosieguo di indagini tecniche particolarmente sofisticate che erano iniziate nel 2019 e che avevano portato a scoprire che dietro un market noto per il frequentatori del dark web, la rete nera dove ci si arriva solo tramite specifici software che consentono la navigazione anonima, c’erano due ragazzi barlettani e uno di Putignano, ritenuti “vendor” di sostanze stupefacenti. Per le attività svolte su questo sito, dal nome facilmente memorizzabile “Berlusconi Market”, i tre giovani avevano già passato dei guai con la giustizia e i due barlettani si erano rivolti all’avvocato Cianci per la difesa legale. Secondo le prime informazioni Cianci però sarebbe andato oltre il proprio ruolo di difensore legale cadendo nella accusa di concorso esterno in associazione a delinquere. Nulla a che vedere con l’attività di amministratore della Bar.Sa quindi. Cianci, peraltro, pur essendo agli arresti domiciliari, è libero di tenere comunicazioni con l’esterno ed ha fatto sapere che respinge con fermezza ogni accusa ed è convinto che con i suoi avvocati riuscirà a dimostrare di essere estraneo ai fatti contestati.