Un Piano Regolatore vecchio di quasi 30 anni per una città che in tutto questo tempo ha cambiato radicalmente volto. Con il risultato che tecnici e portatori d’interesse si trovano troppo spesso alle prese con una normativa incerta e confusa, di ostacolo alla nascita di nuove attività economiche e di impedimento ad uno sviluppo urbanistico orientato, come si vorrebbe, al recupero delle periferie e alla sostenibilità. Per questo ad Andria il partito Democratico e la rete civica “Futura” richiamano l’attenzione dei cittadini sulla loro proposta di modifica alle Norme Tecniche di attuazione del PRG, un tentativo di semplificare le procedure urbanistiche contemperando l’interesse pubblico con l’iniziativa dei privati. Se n’è discusso in un incontro tenutosi al Chiostro di San Francesco alla presenza dell’assessore all’Urbanistica del comune di Andria, Anna Maria Curcuruto
INTERVISTA A VINCENZO CALDARONE (RESPONSABILE LISTA “FUTURA”)
Le nuove norme tecniche di attuazione – spiegano dal Partito Democratico – potranno incentivare un settore in grande difficoltà come quello edilizio ma sempre guardando ad uno sviluppo armonico e sostenibile del territorio
INTERVISTA A MICHELE DI LORENZO (CONSIGLIERE COMUNALE PD)