Volontà irrevocabile di cedere le quote di partecipazione della Fidelis Andria 2018 srl e della Uniti per la Fidelis srl: è quella comunicata domenica pomeriggio dal presidente e socio di maggioranza della Fidelis Aldo Roselli. Una nota ufficiale di poche righe, emessa a meno di 24 ore dal ko casalingo per 0-4 contro il Catanzaro, getta ombre sul futuro del club biancoazzurro in un momento in cui la classifica certo non sorride alla formazione allenata da Mirko Cudini, ultima nel girone C di Serie C con tre punti dopo sette partite giocate.
“I Club manager Marco Di Vincenzo e Michele Lopetuso – precisa il comunicato – saranno a disposizione di tutti coloro che inoltreranno una manifestazione di interesse”. E ora cosa succede? E’ la domanda che tutti i tifosi della Fidelis Andria si stanno ponendo. Di certo c’è la convocazione a stretto giro delle assemblee delle società Fidelis Andria 2018 e della Uniti per la Fidelis nel rispetto di quanto previsto dagli statuti sociali. Roselli non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sul tema e ha garantito che lo farà dopo il 31 ottobre, non appena sarà terminata la squalifica federale che lo coinvolge.
A capo della Fidelis dall’estate del 2018, quando il club è stato costretto a ripartire dalla Serie D dopo il fallimento estivo, Roselli è stato al centro del percorso quadriennale che ha riportato il club tra i pro con il ripescaggio di agosto 2021 e quest’estate aveva avviato un percorso definito “a medio-lungo termine” con Cudini in panchina e Federico alla guida dell’area tecnica. Dopo due mesi dall’avvio della stagione, quelle premesse sembrano lontane e il percorso di cessione, se la volontà irrevocabile dovesse essere confermata, potrebbe vivere un’accelerazione. Ulteriore incognita su una squadra che è partita con il freno a mano tirato e che nel prossimo turno sarà attesa da un’altra sfida sulla carta proibitiva, quella dell’Adriatico di Pescara.