Si calcola che in un anno le famiglie pugliesi potranno risparmiare oltre 300 milioni di euro sulle bollette del gas. È l’effetto della legge approvata ieri dal consiglio regionale in materia di misure di compensazione e riequilibrio ambientale e territoriale in ambito energetico. Ha avuto il via libera dell’aula con 25 voti favorevoli.
La norma, in sintesi, dispone un negoziato con tutte le aziende che gestiscono impianti di energia (di ogni tipo, rinnovabili comprese). Da queste trattative verranno fuori i ristori. In sostanza, alle aziende che trasportano metano (Tap e Snam) viene chiesto un contributo del 3% sul valore del gas trasportato. Questo importo andrà interamente a favore dei pugliesi con uno sconto sulle bollette.
La legge prevede anche compensazioni per tutte le aziende che vorranno installare impianti di produzione di energia in Puglia, dal fotovoltaico all’eolico. In questo caso però le compensazioni territoriali verranno decise sulla base di singoli accordi tra Regione e le stesse società proponenti.
Soddisfatto per il via libera dell’assemblea il consigliere regionale Fabiano Amati del Partito Democratico, il primo a sottoscrivere la proposta di legge.
“Da una prima proiezione – ha dichiarato Amati – si potrebbe trattare di 314 milioni di sconti su una spesa complessiva annua delle famiglie pugliesi, pari ad 870 milioni. Infatti le famiglie pugliesi sono 1 milione e 500mila, e ciascuna di queste spende in media 576 euro.
Sulla stessa lunghezza il presidente della Commissione ambiente del consiglio regionale Paolo Campo: “Le famiglie pugliesi soffriranno meno gli effetti economici della crisi energetica. – ha dichiarato Campo – Questo grazie alla scelta del consiglio di approvare una legge unica in Italia che ridefinisce la relazione tra la nostra comunità e le imprese che producono e trasportano energia sul nostro territorio”.