Era inizio dicembre dello scorso anno quando Sabina ed i familiari di altri quattro disabili gravi del territorio sorridevano dopo le rassicurazioni che il servizio di trasporto sarebbe stato ripristinato di li a poco. Gioia vana però visto che a distanza di quasi un anno da quell’incontro all’interno della sede dell’ASL BT il sevizio non è ancora ripartito a causa, ora, di un problema meramente economico.
Famiglie che erano molte di più all’inizio di questa battaglia e che ormai da tre anni hanno visto sospeso questo servizio svolto dalla ASL in convenzione con l’ente comunale ma che dal 2019 non c’è più assieme a diversi altri servizi di assistenza. Gravissime le difficoltà a cui in questi anni si è dovuti andare incontro con la beffa finale: delle cifre richieste dalla ASL BT di co finanziamento da parte delle famiglie troppo elevate se si considera le moltissime spese a cui si va incontro continuamente.
Tra le altre cose sarebbero molte di più le famiglie che vorrebbero poter usufruire di un servizio di civiltà prima ancora che di azione sociale delle comunità. Ora la richiesta è semplice ed è quella iniziale di tre anni fa: riattivare il servizio nel più breve tempo possibile prima che venga intrapresa una battaglia anche legale per veder riconosciuto un proprio diritto.