La chiesa gremita di persone. Lacrime e momenti di grande commozione. E poi un lunghissimo applauso all’uscita del feretro. Così la città di Foggia ha dato l’ultimo saluto a Luigi Ippolito, 60 anni, il pilota dell’elicottero della Alidaunia precipitato, il 5 novembre scorso, a Castelpagano, in provincia di Apricena, sul promontorio del Gargano.
I funerali sono stati celebrati ieri, nella Cattedrale di Foggia. Alla cerimonia hanno preso parte i parenti dell’uomo, amici e conoscenti. Tra i banchi della chiesa c’erano anche alcuni membri della famiglia Pucillo, proprietaria della compagnia Alidaunia.
Presente anche una delegazione del Comune. In Cattedrale è stato portato il gonfalone della città, mentre la bandiera del capoluogo dauno è stata esposta a mezz’asta in tutte le sedi istituzionali.
Lutto cittadino prolungato anche per tutta la giornata di oggi, in occasione dei funerali del collega di Ippolito, il co-pilota Andrea Nardelli, di 39 anni, anche lui morto nel disastro, assieme ad altre 5 persone che erano a bordo del velivolo: una famiglia di turisti sloveni, con due adolescenti, ed un medico del 118, Maurizio De Girolamo, che stava rientrando a casa dopo il turno di lavoro nella postazione di emergenza-urgenza delle isole Tremiti.
Il via libera alle esequie dei due piloti è stato dato solo al termine dell’autopsia, effettuata nella giornata di sabato, e che non ha riscontrato la presenza di particolare patologie. I cadaveri delle due vittime, in base a quanto emerso, avevano il cranio sfondato e presentavano grossi traumi da impatto. Il medico legale, Biagio Solarino, si è riservato tuttavia di consegnare, entro 60 giorni, una relazione finale sull’esame autoptico alla Procura foggiana, che ha aperto un’inchiesta sull’incidente. Nei prossimi giorni saranno resi noti anche i risultati degli esami tossicologici.