Anche quest’anno torna di moda il tema della Vigilia di Natale andriese, giornata che da sempre crea un gran coinvolgimento di cittadini del posto e residenti di altre città limitrofe (e non solo). L’unica “pausa” è avvenuta nel 2020, a causa dell’emergenza pandemica. In particolare tiene banco l’argomento relativo ai dj set per le vie del centro. A tal proposito in questi giorni sono intervenute diverse personalità, tra rappresentanti di categoria degli esercenti che hanno chiesto maggiore chiarezza sulla possibilità di allestire dj set nei locali e modifiche al Regolamento comunale di Polizia e Sicurezza Urbana in vigore, e giovani esponenti della politica locale come Gaetano Scamacio di Generazione Catuma che ha parlato di una vigilia di natale andriese «cancellata» a causa del divieto dell’intrattenimento musicale e del «triste Natale dell’Amministrazione Bruno», chiedendo alla sindaca di intervenire per porre deroghe. Attualmente il Regolamento comunale (articolo 28) vieta le emissioni sonore all’esterno delle attività. Una misura che ha già fatto discutere lo scorso anno. A tal proposito abbiamo ascoltato l’assessore alle Attività Produttive di Andria, Cesare Troia, che ha ribadito con fermezza: «Il regolamento è chiaro, i dj set sono assolutamente vietati all’esterno dei locali, e così sarà anche nel giorno della vigilia di Natale. Tuttavia – aggiunge Troia – gli esercenti possono, in piena libertà, accogliere dj set all’interno delle proprie strutture, e dunque al chiuso. Mentre per quanto riguarda l’intrattenimento per il 24 dicembre tra le vie del centro saranno consentiti senz’altro le esibizioni di musica live all’esterno. Con i concerti dal vivo in strada sarà garantito un servizio per tutta la comunità andriese, un bel modo per creare aggregazione a misura per tutti», spiega l’assessore ricordando che il concetto non vale solo per il 24 dicembre ma tutto il periodo natalizio. «Infine – conclude Troia – sarà preferibile musica itinerante in più punti della città, sempre nell’ottica di coinvolgere al meglio la nostra comunità».