Cronaca

Criminalità nella BAT, Nitti e Giannella in coro: «Difficile combatterla con pochi uomini e negandone l’esistenza»

Furti d’auto, tante armi sull’intero territorio ma anche sequestri lampo, lupare bianche ed una penetrazione importante della criminalità nella pubblica amministrazione. Una profonda riflessione quella sul territorio della BAT ed in particolare sulla criminalità, da parte del procuratore di Bari Francesco Giannella già procuratore presso il Tribunale di Trani questa mattina durante un incontro organizzato dall’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica di Canosa. Ma la preoccupazione più grande resta il negazionismo una condizione che appare davvero preoccupante.

Il Procuratore Giannella ha ricordato come il primo processo contro un’organizzazione criminale sia stato celebrato a Trani nel 1890 contro una organizzazione criminale con oltre 100 imputati. Un ricordo che fa balzare indietro di oltre un secolo le lancette di una lotta alle organizzazioni criminali che sul territorio del nord barese non ha mai cambiato culturalmente il suo approccio. Ma il problema nella BAT resta non solo culturale ma anche pratico e di controllo. Una provincia nata nel 2009 senza uffici di controllo fino al 2021 quando è nata finalmente la Questura. Ma gli organici restano drammaticamente al di sotto di ogni standard possibile se si pensa, per esempio, che in Italia la media di un carabiniere per abitante si attesta a 650 mentre nella BAT siamo ben oltre i mille come ha spiegato il Procuratore della Repubblica di Trani Renato Nitti.

All’incontro hanno preso parte tutti i sindaci del territorio ed i responsabili delle forze dell’ordine oltre al Prefetto Rosanna Riflesso. Presenti anche numerosi studenti che hanno poi posto anche diverse domande agli intervenuti. Partire dai più giovani per lavorare sulla cultura della legalità ma soprattutto sulla necessità di denunciare.

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