La decisione del Ministero della Salute arriverà solo nella serata di domani ma l’assessore regionale Lopalco si dice ormai certo del passaggio della Puglia in zona gialla. Tutti gli indicatori della pandemia sono in miglioramento: l’indice Rt è stabilmente inferiore a 1 e l’incidenza settimanale dei contagi è scesa a 185 casi ogni 100mila abitanti, ben al di sotto della soglia di rischio fissata dal Governo a 250. Anche la situazione dei ricoveri lascia ben sperare: sebbene la Puglia rimanga sul podio della regioni italiane con la maggiore pressione ospedaliera, l’occupazione delle terapie intensive è scesa al 33% e quella dei posti letto di area medica al 41, mai così in calo da quando ha avuto inizio l’ultima ondata epidemica. Lombardia e Toscana, ad esempio, hanno dati sull’occupazione delle terapie intensive peggiori della Puglia ma sono attualmente in zona gialla. Per questo dopo due settimane di permanenza nella stessa fascia, così come obbliga la normativa nazionale, il cambio di colorazione della Puglia sembra ormai assodato. E sulla decisione del Ministero della Salute non dovrebbero inciderere i 16 casi di variante indiana isolati nel Salento dal Dipartimento di Prevenzione della Asl di Lecce, che sta proseguendo il tracciamento di altre 50 persone all’interno della comunità indiana locale. Dei 16 casi scoperti sino ad oggi, 13 sono stati individuati a Lecce, dove un mini focolaio è scoppiato in seguito al ritorno dall’India di tre persone che hanno poi infettato i loro congiunti. Altri tre casi sono stati isolati a Nardò. Numeri circoscritti, fanno sapere dalla Regione, che al momento non destano preoccupazione. Sul fronte della campagna vaccinale, sono 1milione 400mila le dosi somministrate sino a ieri. La percentuale di popolazione pugliese completamente immunizzata è pari al 9,5%, dato che sale al 26% se si calcola coloro che hanno ricevuto solamente la prima dose di vaccino. Tra gli over 80 il 66% ha completato il ciclo vaccinale ma il 90% ha ricevuto almeno una dose, entrambi i dati sopra la media nazionale. Per quanto riguarda, invece, la fascia 70-79 anni, solo il 7,8% è stato immunizzato mentre il 74,7% ha ottenuto la prima dose. La Puglia risulta essere più indietro nella campagna vaccinale nella fascia di età 60-69 anni: l’8% è completamente immunizzato e solamente il 37% ha ricevuto la prima dose di vaccino.