Slitta al 22 dicembre l’ultima udienza del 2022 sulla tragedia ferroviaria del 12 luglio 2016 sulla tratta tra Andria e Corato e che provocò 23 vittime ed oltre 50 feriti. A causa di problemi di salute ad uno dei giudici del collegio del Tribunale di Trani davanti a cui si sta celebrando il processo. Non ci sarà dunque l’udienza di domani 14 dicembre in cui ci sarebbe dovuta essere la parola ai legali difensori di Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, i due capistazione rispettivamente di Andria e Corato in quella mattina del 12 luglio e su cui pende una richiesta di 7 anni di reclusione, e di Nicola Lorizzo, il capotreno unico sopravvissuto tra i dipendenti di Ferrotramviaria nella tragedia per cui i pm hanno chiesto 6 anni di carcere.
Fino a questo momento, dopo la discussione dedicata ai tre responsabili civili, hanno già fatto le arringhe i difensori di parte del Conte Enrico Maria Pasquini, già presidente della Ferrotramviaria sino al 2013 e di Virginio Di Giambattista direttore generale per i Sistemi di Trasporto a Impianti Fissi ed il Trasporto Pubblico Locale. Per loro due la procura ha chiesto condanne rispettivamente a 12 anni e 6 anni di carcere. Il 22 dicembre ci sarebbe invece dovuta esser l’arringa della difesa del direttore generale di Ferrotramviaria Massimo Nitti per cui la procura ha chiesto 12 anni di carcere. Molto probabile uno slittamento al mese di gennaio vista anche la corposa documentazione.
Nel complesso, lo ricordiamo, sono 16 gli imputati nel processo che ormai dura da 3 anni ed ha visto il coinvolgimento di oltre 100 teste. Tra gli imputati c’è anche la società Ferrotramviaria per cui la procura di Trani ha chiesto una sanzione di oltre un milione di euro oltre alla confisca di 664mila euro e la revoca di autorizzazioni alla circolazione per un anno.