Gli applausi vanno al Bari, i tre punti al Genoa. Si sintetizza così l’ultima del 2022 in casa biancorossa. L’1-2 del San Nicola lascia in eredità una serie di sensazioni: prevale l’amarezza, perchè i liguri hanno segnato due gol calciando in porta tre volte. Oltre ai tentativi vincenti di Puscas e Gudmundsson, infatti, a tabellino va un destro di Yalcin deviato in corner da Caprile al 93′. Ma in un calcio in cui i dettagli fanno la differenza, l’accuratezza delle conclusioni diventa fondamentale. Bussare in casa Bari a Benedetti e Salcedo per conferme: sul destro del centrocampista al 47′ del primo tempo e sulla testa dell’attaccante al minuto 93 si sono infatti infrante prima le speranze di sorpasso poi quelle di pareggiare i conti. Questione di freddezza. E di esperienza. Quella che il Genoa ha saputo far fruttare al massimo. Seconda sensazione in eredità: l’orgoglio. Già, perché nonostante il ko contro la squadra di Gilardino il Bari vira a quota 30 punti, in quarta posizione e a -6 dalla promozione diretta. La classifica è ancora estremamente corta ma in pochi avrebbero puntato su una squadra così in alto a metà stagione. Terza sensazione: lo stupore. Già, perché sugli spalti Bari ha ancora una volta superato…se stessa. Con quasi 49mila spettatori al San Nicola Bari-Genoa è diventata la partita più vista dell’ultimo decennio in Serie B. E pazienza se il risultato non ha pagato, come già accaduto nell’ultimo biennio nei momenti di pienone nell’impianto. Quei numeri resteranno a lungo nella storia del campionato.
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