Fino al 31 gennaio 2023, tutti i passeggeri provenienti dalla Cina che atterreranno negli aeroporti pugliesi si dovranno sottoporre alle attività di “testing” e “contact tracing”, per il Covid-19. Ad annunciarlo è la Regione Puglia.
“Con l’aggravarsi della situazione epidemiologica nella Repubblica Popolare Cinese – ha dichiarato spiega l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese – e in accordo con l’ordinanza del ministero della Salute del 28 dicembre scorso, abbiamo ritenuto necessario adottare misure di prevenzione del contagio tempestive per evitare il pericolo di nuove varianti nel territorio pugliese”.
Almeno fino alla fine di gennaio è stato disposto quindi l’obbligo di presentazione dell’attestato di esito negativo del test eseguito nelle 72 ore precedenti per i test molecolari e nelle 48 ore precedenti per i test antigenici rapidi. Vige inoltre l’obbligo di sottoporsi al test rapido in aeroporto o, entro 48 ore, presso l’Asl di riferimento; in caso di esito positivo al test rapido, è obbligatorio sottoporsi all’isolamento in un determinato domicilio e all’esecuzione di un test molecolare. Al termine del periodo di isolamento, è obbligatoria l’esecuzione del test antigenico rapido o molecolare per accertare la guarigione.
“È raccomandato – ha aggiunto Palese – l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale negli aeroporti e nei luoghi al chiuso e in tutte le circostanze che con consentano il distanziamento interpersonale”.