Una triste quanto beffarda coincidenza quella di un incidente mortale sulla SP1 nella notte di domenica 8 gennaio ad esattamente 33 anni di distanza da quel terribile 13 gennaio del 1990 quando nello stesso identico tratto di strada, praticamente nello stesso punto, ci fu un sinistro che provocò la morte di 8 giovanissimi ragazzi andriesi. Forse il più grave incidente stradale ad Andria seguito da un altro scontro, nel luglio del 2000, che poco più avanti al curvone provocò invece la morte di due giovanissimi. Una strage senza fine sulla rinominata Strada Provinciale 1 ammodernata nel tratto centrale, in cui gli incidenti erano all’ordine del giorno. Le immagini dall’archivio di Telesveva si riferiscono proprio a quella terribile giornata del 1990 quando le scene strazianti furono amplificate dalla giovanissima età di tutti i deceduti. Otto alla fine i corpi estratti senza vita dalle due vetture, una Lancia Thema ed una Alfa Romeo, tutti tra i ventuno ed i ventitre anni. Uno solo il sopravvissuto.
A morire nell’impatto tra le due vetture furono Riccardo Palumbo, Riccardo Ferri, Antonio Capuzzolo, Nicola Pistillo tutti a bordo della Lancia, Riccardo D’Oria, Francesco Gazzillo, Anna Tesoro e Nunzia Paradiso sulla Alfa Romeo. Sul posto i carabinieri di Andria ed i volontari soccorritori, all’epoca non esisteva ancora il servizio emergenza urgenza, dell’Oer di Andria e Trani. Il violento impatto avvenne all’alba e la strada rimase chiusa sino alla mattina del giorno successivo. Fu complicatissimo estrarre alcuni dei corpi mentre altri furono balzati per un centinaio di metri. Scene orribili per un destino che provocò grande emozione e commozione in tutta la comunità andriese. Una storia che familiari ed amici delle vittime hanno inevitabilmente ripercorso in queste ore esattamente in quel punto della Provinciale dove a distanza di 33 anni la tragedia si è ripetuta nuovamente come se il tempo si fosse completamente fermato.