Panoramica sulla privacy
Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Ma la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione.
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questi cookie garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito web, in modo anonimo.
I cookie sulle prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazioni chiave del sito Web che aiutano a fornire una migliore esperienza utente per i visitatori.
Gli Analytical cookies vengono utilizzati per capire come i visitatori interagiscono con il sito web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche del numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, sorgente di traffico, ecc.
I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci e campagne di marketing pertinenti. Questi cookie tracciano i visitatori sui siti Web e raccolgono informazioni per fornire annunci personalizzati.
Altri cookie non categorizzati sono quelli che vengono analizzati e non sono stati ancora classificati in una categoria.
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
Cronaca

L’ultimo saluto a Giuseppe Matera, morto nello schianto sulla Andria-Trani: dolore e commozione ai funerali

La chiesa gremita di persone: una folla di familiari, amici e conoscenti, uniti dal pianto e dal dolore. Fuori, all’uscita della bara, un video ha ricordato alcuni dei momenti più spensierati della sua breve vita, prima che palloncini bianchi e azzurri, i colori della sua Fidelis, fossero lasciati volare nell’aria, come per accompagnarlo simbolicamente nel suo viaggio verso il cielo.

Così Andria ha salutato per l’ultima volta Giuseppe Matera, il 22enne morto, all’alba di domenica, nel terribile impatto avvenuto sulla provinciale 1, alle porte della città federiciana.

I funerali sono stati celebrati questo pomeriggio, alle 16, nella chiesa Madonna delle Grazie, raggiunta da decine di persone. Un permesso speciale è stato concesso, per l’occasione, anche ad un detenuto nel carcere di Turi, che così ha potuto prendere parte alla cerimonia.

Un momento straziante, così come straziato è apparso il cuore di quanti hanno dovuto dire addio, con un lungo applauso, al giovane Giuseppe, vittima di un’altra tragedia della strada che ha sconvolto l’intera comunità.

Assieme a lui, è deceduto nello schianto il 29enne Alessio Beneloucif, alla guida di una delle tre auto coinvolte. Si attendono i risultati dell’autopsia per dare il via libera anche ai suoi funerali. Per gli altri due autisti, rimasti feriti, sono stati disposti gli esami tossicologici per verificare il loro stato psico-fisico mentre erano al volante.

Nel frattempo, vanno avanti gli accertamenti degli inquirenti, che stanno cercando di fare luce sull’accaduto. In base a quanto emerso fino a questo momento, due dei veicoli, la Kia e poi subito a seguire l’Opel Astra, viaggiavano in direzione Andria, mentre il terzo, la Fiat Punto, era diretto a Trani. Una delle auto avrebbe invaso la corsia opposta, provocando uno scontro frontale, che poi ha coinvolto anche la terza macchina. Una dinamica al vaglio dei tecnici, al lavoro per conto della Procura di Trani, che ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale e lesioni. Da chiarire anche la provenienza di una pistola scacciacani trovata tra le lamiere.

Intanto altri sei ragazzi sono ancora in ospedale, in prognosi riservata, ricoverati tra il “Bonomo” di Andria ed il Policlinico di Bari. Uno solo dei passeggeri, un 18enne, è stato dimesso nella giornata di ieri.  

Vedi anche

Back to top button