Ci risiamo. Quando pioggia e maltempo fanno capolino, Barletta si assicura una piscina scoperta in più: è quella che congiunge via Scuro e via Callano, è gratuita ma per nuotarci non basta munirsi di cuffie, pinne e occhiali. Servono un mezzo di trasporto, a 4 ruote, se possibile, e tanta attenzione. Anche gli ultimi giorni di gennaio e le precipitazioni che hanno raggiunto la città della Disfida hanno confermato un’antica quanto poco onorevole tradizione di questa arteria che collega la zona sud di Barletta al centro, percorsa da migliaia di auto ogni giorno, dirette nell’area industriale, in arrivo o in transito da e per Andria. Mezzi pesanti compresi.
A quattro anni dalla consegna dei lavori per l’eliminazione dei passaggi a livello di via Andria e via Vittorio Veneto, via Scuro è diventata una delle strade più frequentate a Barletta. La situazione, già molto complicata nei giorni in cui splende il sole, oltrepassa i limiti della decenza quando il maltempo la fa da padrone. Le pietre che delimitano uno dei due lati del manto stradale si trasformano in fanghiglia, un fiume marrone che percorre un asfalto – evidente in alcuni tratti l’affiorare del cemento e di laterizi– in condizioni davvero preoccupanti. Mezzi costretti a viaggiare a 10 all’ora e scansare buche a loro volta poco visibili, una situazione che lascia tracce anche a diluvio concluso. Gli interventi previsti grazie al finanziamento regionale Strada per Strada, rinviati a dicembre per evitare che si portassero avanti nel periodo delle festività natalizie, non sono stati ancora avviati. E non accadrà a breve. L’intenzione che filtra da Palazzo di Città è di operarli quando le condizioni climatiche saranno più favorevoli. Intanto, per attraversare via Scuro, conviene munirsi di buoni pneumatici e tanta fede.