Sarà l’autopsia, disposta per martedì, a chiarire le cause del decesso dell’uomo ritrovato semicarbonizzato nelle campagne tra Barletta e Andria che costeggiano la SS170, a ridosso della linea ferroviaria della Bari Nord. La Procura di Trani ha aperto un fascicolo per omicidio, al momento a carico di ignoti, ma non esclude neanche l’ipotesi del suicidio. Gli uomini della Squadra Mobile della Questura stanno acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza dei distributori di benzina presenti sulla SS170 “Andria-Barletta” con l’obiettivo di capire chi abbia percorso quella strada tra sabato notte e domenica mattina e se qualcuno abbia riempito una bottiglia o una tanica di benzina per portarla altrove. Gli agenti sono sulle tracce di un tunisino di 60 anni, scomparso da due giorni dalla sua abitazione situata proprio a ridosso della Statale, dove sino ad ora sono stati ritrovati solo i suoi cani dai quali – dice chi lo conosceva – era quasi inseparabile. Agli amici che frequentava da quando si era trasferito in Italia aveva annunciato il ritorno nel suo Paese con partenza fissata per oggi. Impossibile dire al momento se il cadavere rinvenuto da un agricoltore in un terreno in contrada Petrera sia quello del 60enne tunisino. Di certo è che la distanza tra la sua casa e il luogo in cui è stato scoperto il corpo è percorribile anche a piedi. Sul cadavere non sono stati trovati documenti, il corpo reso irriconoscibile dalle fiamme. Tracce di un recente incendio sono visibili anche sulla strada e in un altro punto del terreno. Gli inquirenti non trascurano la pista dell’omicidio: l’ipotesi, cioè, che l’uomo sia stato ucciso altrove e trasportato nelle campagne tra Andria e Barletta per essere dato alle fiamme.
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