La tecnica è sempre la stessa: approfittando dei luoghi isolati, anche in pieno giorno ma con volto travisato, malviventi forzano lucchetti e serrature per aprire depositi da cui portare via piccoli oggetti facilmente trasportabili a piedi. Tecnica applicata anche in questo caso come nel video che vi proponiamo di alcuni giorni fa nelle campagne tra Andria e Montegrosso. Ma i furti nelle villette rurali ed ai danni di imprenditori agricoli ormai non si contano più. Un vero e proprio fenomeno delinquenziale su cui le forze dell’ordine lavorano da tempo ma con grande difficoltà a causa della vastità del territorio. In supporto delle indagini naturalmente ci sono i sistemi di allarme e di video sorveglianza come in questo caso ma servirebbe chiaramente un cambio culturale importante.
Due giorni fa, per esempio, in contrada “Olivarotonda” due malviventi hanno provato ad asportare materiale all’interno di una villetta di campagna. Qui ancora maggiori i danni visto che i ladri hanno aperto un buco nel muro laterale per portar via accessori idrotermosanitari ed oggetti di arredamento. Provvidenziale in questo caso l’arrivo delle Guardie Campestri, durante un giro di perlustrazione, e dei carabinieri successivamente per i rilievi necessari ad individuare i malviventi fuggiti via a piedi nelle campagne circostanti. Terminati i furti di olive, insomma, ci si concentra sui beni materiali custoditi nelle villette di campagna. Spesso i bottini sono davvero esigui e rappresentati da ferri da stiro o pompe agricole. In altre occasioni si arriva sino ai mezzi. Ma la sensazione di violazione della proprietà privata resta forte per qualsiasi bene. Un’emergenza da affrontare con una sempre maggiore interazione tra nuove tecnologie, cittadini e forze dell’ordine.