Ci sarà il potenziamento dell’assistenza specialistica, l’implementazione del servizio di Pronto Intervento sociale, l’introduzione di servizi innovativi di prossimità nei quartieri e numerose azioni di informazione e sensibilizzazione alle politiche di genere. Queste le principali novità presentate questa mattina a Trani e che riguarderanno il nuovo piano sociale di zona 2022-2024 varato dall’ambito che coinvolge il comune tranese e quello di Bisceglie.
Un lavoro durato dieci mesi, che ha coinvolto numerosi enti tra cui anche la Provincia, l’ASL BT ed il Centro Servizi di Volontariato, che produrrà 18 milioni di euro di servizi per le due comunità di Trani e Bisceglie, che ha messo intorno ad un tavolo circa 40 enti del terzo settore. Invecchiamento attivo, welfare d’accesso, pari opportunità, integrazione delle persone con disabilità, contrasto alle povertà, politiche familiari e prevenzione delle forme di maltrattamento: sette le aree strategiche su cui si baseranno gli interventi nei due comuni. Un piano, che tra le altre cose, è stato ampiamente tarato verso le nuove esigenze nate anche a seguito della pandemia da Covid-19.
Un piano, come spiegato questa mattina durante la conferenza di servizi nella Sala Tamborrino a Palazzo di Città, ambizioso e partecipato che risponde ai principi cardine dettati dalla Regione e che, soprattutto, è il primo a concludere il suo iter in Puglia.