Cronaca

Risolto il “mistero” di Polignano a Mare: padre e figlio scomparsi sono tornati a casa

È stato risolto il mistero delle due persone scomparse, il 24 febbraio scorso, sul lungomare di Polignano. L’allarme, che per diversi giorni ha tenuto con il fiato sospeso tutta la regione, è finalmente rientrato grazie al dettagliato identikit tracciato dai Carabinieri e alla preziosa collaborazione di molti cittadini.

In base a quanto accertato dai militari, padre e figlio, di nazionalità polacca, sarebbero tornati nel loro Paese, sani e salvi, dopo aver trascorso circa due settimane di vacanza in Italia.  

Il caso era salito alla ribalta delle cronache a seguito della segnalazione di un operatore turistico della zona, che aveva raccontato alle Autorità di aver notato un adulto (tra i 35 e i 38 anni) ed un bambino (tra i 7 e i 10 anni) sulla terrazza di una scogliera, a strapiombo sul mare, all’altezza di largo Ardito. I due, secondo quanto riferito dal testimone, erano poi svaniti nel nulla, facendo pensare ad una caduta accidentale in mare o, peggio ancora, ad un omicidio-suicidio.

Sul posto, precisamente sul parapetto della terrazza, erano stati ritrovati anche alcuni indumenti appartenenti ai due: un giubbotto e scarpe da bambino, ed un paio di calzature da adulto. Anche questo nodo, a quanto pare, è venuto al pettine. Il fatto sarebbe infatti da ricondurre semplicemente ad una abitudine dei due di lasciare in bella vista capi di abbigliamento di cui non hanno più necessità, mettendoli a disposizione di chi ne ha bisogno. Un “singolare” gesto di altruismo quindi che, tuttavia, aveva ulteriormente alimentato il timore che padre e figlio fossero finiti in acqua.

Le ricerche, via mare e via terra, erano andate avanti per circa 48 ore ad opera di Carabinieri, Guardia di Finanza, Guardia Costiera, oltre che dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco, che avevano controllato via mare un lungo tratto di costa, ma senza successo.

Il lavoro infruttuoso dei soccorritori, assieme alla totale mancanza di denunce di scomparsa, avevano fatto pensare anche ad un falso allarme. Ipotesi effettivamente confermata dagli ultimi sviluppi, che hanno scritto la parola fine sulla vicenda.

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