Panoramica sulla privacy
Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Ma la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione.
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questi cookie garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito web, in modo anonimo.
I cookie sulle prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazioni chiave del sito Web che aiutano a fornire una migliore esperienza utente per i visitatori.
Gli Analytical cookies vengono utilizzati per capire come i visitatori interagiscono con il sito web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche del numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, sorgente di traffico, ecc.
I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci e campagne di marketing pertinenti. Questi cookie tracciano i visitatori sui siti Web e raccolgono informazioni per fornire annunci personalizzati.
Altri cookie non categorizzati sono quelli che vengono analizzati e non sono stati ancora classificati in una categoria.
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
Attualità

Sbarcati a Bari i 190 migranti della “Geo Barents” salvati dal mare: in moto la macchina dell’accoglienza

È sbarcata ieri sera, nel porto di Bari, dopo più di due giorni e mezzo di navigazione, la nave di Medici Senza Frontiere “Geo Barents”, con a bordo 190 migranti, salvati dal mare al largo delle coste libiche.

I primi a mettere piede sulla terraferma sono stati una decina di minorenni, non accompagnati, di età compresa tra i 14 ed i 17 anni. Gli altri, tutti adulti di sesso maschile, subito dopo di loro. Fortunatamente gli immigrati sono risultati in buone condizioni di salute. Il gruppo più numeroso è costituito da cittadini del Bangladesh, ma si contano anche persone provenienti da Egitto, Siria ed Eritrea.

Sul molo presenti una equipe del Pronto Intervento sociale Comunale, con i suoi mediatori e psicologi, la Protezione Civile, squadre di volontari operatori sociali e sociosanitari, pediatri e personale del 118. La zona è stata presidiata dalle Forze dell’Ordine che hanno monitorato le operazioni, mentre i volontari della Caritas diocesana hanno organizzato una raccolta di scarpe, abiti e coperte.

Prima di scendere a terra, i migranti sono stati sottoposti ad un primo controllo sanitario, da parte degli operatori dell’USMAF, l’Ufficio di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera. Dopo le procedure di identificazione e visite mediche più approfondite, i 190 stranieri sono stati fatti salire sui bus, diretti in diverse destinazioni.

In base a quanto reso noto dal Prefetto di Bari, Antonella Bellomo, saranno divisi in gruppi e condotti in centri di accoglienza pugliesi, tra il capoluogo, Brindisi e Lecce, ed in altri fuori regione, in Molise e nella Marche. I minorenni, in particolare, saranno accolti in una struttura dedicata che si trova a Brindisi.

Il salvataggio risale a tre giorni fa, a seguito di una segnalazione di soccorso in mare, mediante il servizio di Alarm Phone, alla squadra di Medici Senza Frontiere, che si trovava a bordo della “Geo Barents”. Le operazioni di soccorso sono state effettuate dopo che la barca di fortuna sulla quale viaggiavano i migranti è stata stabilizzata dalla nave umanitaria “Louise Michel”, che ha distribuito anche giubbotti salvagente.

Il numero contenuto di migranti, rispetto ad altri sbarchi – come ha commentato il Prefetto di Bari – non ha creato particolari problemi per la loro collocazione, anche se – ha aggiunto la Bellomo – i luoghi di accoglienza sono pochi e ne servono altri. Per questo è stato anche lanciato un appello, rivolto in particolare alle cooperative sociali, a partecipare ai bandi delle Prefetture, per mettere a disposizione nuove strutture.  

Vedi anche

Back to top button