Ritratti di legalità: di chi ha combattuto la mafia sino a sacrificare la propria vita, come Giovanni Falcone, e di chi continua a portare avanti la battaglia contro la criminalità nell’associazionismo dopo averlo fatto in prima linea durante gli anni di piombo. Uomini come Giovanni Gallo, oggi attivista di Libera ma in gioventù carabiniere del Nucleo Speciale Antiterrorismo agli ordini del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, tra i protagonisti della manifestazione “La legalità cresce sui banchi di scuola” organizzata dall’istituto comprensivo “D’Azeglio-De Nittis” di Barletta. Originario di Ascoli Satriano ma da 30 anni residente a Trani, Gallo ha raccontato agli studenti il percorso compiuto al servizio di Carlo Alberto Dalla Chiesa durante gli anni della lotta armata, prima che il Generale venisse trasferito in Sicilia per combattere la mafia e fosse ucciso in un attentato di Cosa Nostra insieme alla moglie ed un uomo della sua scorta
INTERVISTA A MICHELE GALLO (LIBERA BARI-BAT)
I semi della legalità vanno fatti germogliare nelle scuole perché possano dare pienamente i loro frutti. Ne sono convinti gli animatori del neonato presidio di Libera di Barletta, che nel confronto con gli studenti trovano terreno fertile per il contrasto alle mafie e all’illegalità.
INTERVISTA A GIORGIO CARPAGNANO (LIBERA BARLETTA)
Tra le iniziative promosse dalla scuola “De Nittis” nei quattro giorni dedicati al tema della legalità, anche la visione del documentario “Chiedi chi era Giovanni Falcone” e del film “I cento passi”, opera quest’ultima dedicata alla vita di Peppino Impastato, l’attivista siciliano ucciso a 30 anni per le sue denunce contro la mafia. I cento passi erano la distanza che separava la casa della famiglia Impastato da quella del boss Gaetano Badalamenti. Una storia che ha lasciato il segno nei giovani studenti della scuola De Nittis.