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L’olio Clemente esporta la Puglia nel mondo: dal Canada al Giappone per rappresentare “l’apulian lifestyle”

Il territorio che valorizza il prodotto, il prodotto che esporta il territorio. È un rapporto simbiotico quello tra la Puglia e il suo olio; ma perchè questi elementi potessero crescere insieme ci è voluta la mano dell’uomo. Di una famiglia nel caso della olearia Clemente, realtà che dal Parco Nazionale del Gargano è riuscita nell’impresa di scrollarsi di dosso il ruolo di semplice fornitore per i grandi marchi del nord e affermarsi sui mercati regionali, nazionali, continentali e mondiali.

Oltre 120 anni di storia nel mondo della produzione di olio restituiscono una quantità di storie e aneddoti che è difficile sintetizzare in un solo marchio. E allora la scelta comunicativa dell’olearia Clemente è ricaduta sulla regione di provenienza, quella Puglia che oggi è un marchio riconosciuto nel mondo e che deve il suo successo anche a chi come questa realtà ha deciso di rappresentare un’intero territorio

Per varcare i confini regionali, contenendo i prezzi pur senza svendere, la strategia che l’olearia clemente ha adottato è quella di coprire tutta la filiera: dei 5mila ettari di oliveti sono coltivati, la raccolta, la molitura, lo stoccaggio, controllo qualità, il confezionamento e la distribuzione rispondono ad un unico centro di gestione, quello di una famiglia presente in prima persona anche al Tuttofood di Milano, salone del gusto italiano con vista sul mondo intero

Raccontare una storia senza raccontare storie: è l’altro elemento che contraddistingue i prodotti dell’olearia clemente. L’olio che arriva nelle cucine pugliesi come in quelle canadesi o giapponesi deve essere semplicemente buono e restare tale per tutto il periodo di utilizzo della bottiglia

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