Confermare il 4-3-3 mobile visto a Cagliari in avvio o tornare al rombo riproposto nel finale? Ridare fiducia a Ricci a sinistra o confermare Mazzotta? Pensare agli innesti dal primo minuto di almeno uno tra Bellomo, Folorunsho, Ceter e Antenucci, o giocarseli come carte da sfruttare a partita in corso? Sono alcuni degli interrogativi che accompagnano Michele Mignani alla vigilia della partita che vale una stagione, quella che il suo Bari giocherà domenica sera allo stadio San Nicola davanti a 58mila spettatori contro il Cagliari: è il giorno della finale di ritorno dei playoff, appuntamento che il Bari avvicina con la consapevolezza di poter contare su due risultati su tre – complice il miglior piazzamento in regular season – entro il 90′ per acquisire il pass che porta alla Serie A.
La partita di andata è cartina di tornasole adatta per le valutazioni dell’allenatore originario di Genova: i primi 20 minuti hanno messo in mostra un Bari in difficoltà sui cambi di gioco del Cagliari, con Mignani non soddisfatto del lavoro dei tre attaccanti – Esposito, Cheddira e Morachioli – in fase di copertura. Così è lecito supporre che le valutazioni riguarderanno in particolare gli interni di centrocampo, chiamati a un super lavoro. Se Benedetti e Maita daranno garanzie sufficienti, il posto sarà loro. In caso contrario, è pronto Bellomo. Certa la presenza di Maiello in cabina di regìa. Le valutazioni principali riguarderanno i tre giocatori offensivi e la loro disposizione: difficile immaginare un Bari senza Esposito e Cheddira dal primo minuto, così i dubbi vertono tutti sul terzo componente. il Folorunsho visto nell’ultimo quarto di gara a Cagliari sembra fornire garanzie sufficienti e potrebbe insidiare Morachioli per un posto nell’11 di partenza. Dubbio che probabilmente Mignani si porterà nella mente fino alla notte della vigilia.
Le ore precedenti al fischio d’inizio, fissato alle 20:30 con direzione di gara affidata a Guida di Torre Annunziata, saranno invece fondamentali per sciogliere due interrogativi riguardanti il pacchetto difensivo davanti a Caprile. Giacomo Ricci, al ritorno tra i disponibili dopo la squalifica, si gioca un posto a sinistra con Antonio Mazzotta, che alla Unipol Domus Arena ha dato segnali confortanti dopo le difficoltà palesate tra fine aprile e inizio maggio. Poi c’è Valerio Di Cesare: il capitano biancorosso, out nel riscaldamento in gara-1, sta cercando di recuperare dal fastidio alla spalla sinistra con infiltrazioni e terapie ad hoc. Vorrebbe esserci a tutti i costi ma sarà lo staff medico ne monitorerà le condizioni fino al momento della consegna delle distinte. All’appuntamento con la finale di ritorno il numero 6 vorrebbe rispondere, completando una difesa che prevede Dorval a destra e Vicari al centro. In caso di forfait, sarebbe pronto Zan Zuzek, che sui social ha chiamato a raccolta la tifoseria. Tutti convocati per provare a scrivere un pezzo di storia del club.