È bastata questa piccola schermaglia in consiglio comunale tra il presidente dell’assemblea, Marcello Lanotte, e il consigliere Flavio Basile per aprire una nuova crepa nella maggioranza del sindaco Cannito. Un episodio, in realtà, che da solo non sarebbe sufficiente a spiegare quanto accaduto nelle ultime ore. Sta di fatto che dopo una missiva interna, riportata dalla stampa, con la quale i consiglieri Basile, Calabrese e Trimigno condannavano il comportamento a loro dire censorio del presidente del consiglio comunale, il sindaco ha revocato l’assessore alla Polizia Locale, Elisa Spera, riferimento in giunta proprio dei tre componenti del gruppo di “Barletta al centro”. Nel comunicato in cui annuncia la sua decisione, il sindaco non dà alcuna motivazione ufficiale alla base della revoca. Contattato telefonicamente, Cannito si è limitato a spiegare come sia venuto meno il rapporto fiduciario con l’assessore. Per il capogruppo di “Barletta al centro”, Flavio Basile, si tratta di un fulmine a ciel sereno. “Ci sentiamo ancora parte integrante della maggioranza – ha sottolineato – nell’attesa di un confronto con il sindaco che chiarisca le reali motivazioni dietro la revoca di uno degli assessori più efficienti della giunta comunale”. A Cannito il compito di ridefinire gli equilibri interni alla maggioranza. È trascorso solo un anno dalla sua rielezione a sindaco e, tra revoche e dimissioni volontarie, sono già sette gli assessori che hanno abbandonato l’esecutivo. “Una maggioranza litigiosa e inconcludente – accusa in una nota il Partito Democratico – impegnata nell’ennesimo valzer di poltrone a discapito di una macchina amministrativa sempre più inefficiente”