La rabbia, la disperazione e l’inattesa reazione dopo la lettura della sentenza da parte dei parenti delle vittime della tragedia ferroviaria del 12 luglio 2016. Una giornata iniziata molto presto con le controrepliche di pm, parti civili e difese, e terminata a tarda sera. Alle speranze delle ore precedenti con le maglie dei loro cari ben visibili, alla frustrazione per una sentenza giudicata ingiusta senza mezzi termini. Poca la voglia di parlare, tante le lacrime.