Undici pugliesi, una in più di dodici mesi fa. Tante saranno le partecipanti al girone H di Serie D 2023/24. Il dato – in attesa di ratificare tutte le iscrizioni entro la scadenza in agenda a metà luglio – lascia così intendere come oltre il 50% delle squadre ai nastri di partenza della competizione andrà a rappresentare una sola regione, con 220 derby tra corregionali in calendario. Non cambia rispetto alla scorsa edizione il numero di club pugliesi in gioco mentre si amplia la copertura sul calendario. Alle province rappresentate si somma infatti quella di Foggia, con la promozione dall’Eccellenza alla Serie D del Manfredonia. Salutati il Brindisi, promosso in C, e il retrocesso Molfetta, all’elenco delle squadre in gioco si aggiungono appunto i sipontini del presidente Di Benedetto, la Fidelis Andria e il Città di Gallipoli, ultimo innesto in organico dopo la vittoria della finale playoff a discapito dell’Agropoli.
Tre realtà con prospettive, passato e ambizioni differenti. Che si sommeranno alle otto pugliesi che ripartiranno dallo stesso campionato dell’anno precedente, appunto il girone H di Serie D. Hanno giocato i playoff e potrebbero provare a ricalcare le ambizioni di alta quota il Barletta, dove è però in corso una profonda rivoluzione societaria, e il Casarano, sconfitto in semifinale dalla Cavese, mentre i playoff li ha vinti il Nardò: le speranze di ripescaggio in Serie C dei neretini, che avranno ancora Nicola Ragno alla guida tecnica, sono molto limitate ed è lecito aspettarsi che recitino un ruolo di primo piano anche nel prossimo campionato. Ambizione è anche la keyword in casa Team Altamura, club che ha rilanciato la sfida in vista della prossima stagione ed è alle prese con la scelta del nuovo allenatore. Il Martina sembra intenzionato ad avviare i motori nel segno della continuità mentre il Fasano si prepara a cambiare pelle. Il Gravina vorrà evitare di rivivere una stagione simile a quella precedente, chiusa con la salvezza ai playout contro il Molfetta, mentre sembra tutto da definire l’incerto presente del Bitonto, alle prese con un necessario cambio di guida societaria. Dal Gargano al Salento, c’è un’intera regione nel pallone che attende di tornare sugli spalti. Nel mezzo c’è un’estate di allestimento degli organici e utile per individuare obiettivi e griglie di partenza.