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Bari, Mignani entra nella storia: l’ultimo allenatore in panchina per tre anni di fila era stato Fascetti

Rotto il silenzio di riflessione durato una settimana, successivo al vertice romano di lunedì 26 giugno tra il direttore sportivo Ciro Polito e il presidente Luigi De Laurentiis, in casa Bari si riparte dalle certezze. Una di queste riguarda Michele Mignani, allenatore che si prepara a vivere la sua terza stagione sulla panchina biancorossa dopo quella della promozione dalla C alla B e la scorsa, conclusa a 120 secondi dal salto in Serie A con la finale persa contro il Cagliari al San Nicola in pieno recupero. Mentre è in corso di discussione anche un nuovo accordo con la società biancorossa fino al giugno 2025, che prolungherebbe di un altro anno l’intesa con l’ex allenatore di Modena, Siena e Olbia, Mignani si avvicina al ritiro di Roccaraso – start il 14 luglio – con un simbolico traguardo già tagliato: sarà il primo allenatore a sedere per il terzo anno di fila sulla panchina del Bari nel terzo millennio. Un elenco che anche riavvolgendo il nastro non contempla troppi protagonisti.


L’ultimo a poter disporre di un progetto di durata almeno triennale era stato Eugenio Fascetti, che ha allenato il Bari dal 1995 al 2001: detiene il record di presenze sulla panchina biancorossa e ha lanciato talenti del calibro di Antonio Cassano, Marco Di Vaio, Simone Perrotta e Gianluca Zambrotta, vivendo quattro campionati di A, festeggiando una promozione e affrontando due retrocessioni. Tornando invece al calcio del secondo Dopoguerra, tra gli allenatori rimasti almeno per tre anni sulla panchina del Bari ci sono Raffaele Costantino, in panchina dal 1944 al 1947; Andràs Kuttik, ungherese e guida tecnica dei biancorossi dalla stagione 1946-47 fino al 1948/49; Francesco Capocasale, allenatore dal 1953 al 1956. L’elenco contempla anche Lauro Toneatto, di condurre il Bari dalla Serie C alla Serie A, la stessa impresa che Mignani ha sfiorato e che proverà a replicare in questa stagione. Negli anni Ottanta, ecco invece Enrico Catuzzi dal 1980 al 1983, e Bruno Bolchi, anche lui capace di far vivere ai colori biancorossi la doppia scalata tra il 1983 e il 1986. Chiude l’elenco Gaetano Salvemini, che è rimasto sulla panchina del Bari dal 1988 al 1992 ed è diventato uno degli allenatori più iconici della storia dei biancorossi, capace di ottenere una promozione al primo anno (’88-89), due salvezze tranquille e la vittoria della Mitropa Cup. Nomi che fanno parte della storia del club, quella che Mignani sogna di scrivere ancora: nello specchietto retrovisore ci sono 84 partite, 42 vittorie, 25 pareggi e 17 sconfitte. Ha vinto il 50% delle volte in cui si è seduto in panchina e ha ottenuto la sua migliore media punti in panchina, 1.80 per partita. Ora sarà chiamato ad alzare ulteriormente l’asticella.

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