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Bari, dilemma Caprile: nel futuro del portiere c’è il Napoli?

Elia Caprile sarà il portiere del Bari 2023/24? Senza dubbio è questo uno dei principali interrogativi che accompagnano la squadra allenata da Michele Mignani ai nastri di partenza della stagione che sarà ufficialmente inaugurata mercoledì con il raduno in città per le visite mediche e venerdì con l’avvio del ritiro di Roccaraso. L’intenzione della famiglia De Laurentiis è di non perdere il portiere azzurro, convocato anche per gli ultimi Europei Under 21 e scoperto un anno fa di questi tempi dal direttore sportivo Ciro Polito in Serie C, nella Pro Patria. In 12 mesi Caprile ha ribaltato il suo status sul campo: da perfetto carneade, accompagnato in Puglia da tanta curiosità, a portiere tra i più interessanti del panorama nazionale. In 43 partite in biancorosso, spalmate tra le 37 presenze in campionato, le 2 in Coppa Italia e le 4 nei playoff, ha esibito tanti pregi e qualche piccolo difetto, da limare. Tanto da portare diverse realtà a esprimere un apprezzamento mai nascosto nei suoi confronti – dall’Empoli al Napoli fino alla Fiorentina e al Benfica, unica a formulare un’offerta da 4 milioni per il portiere a gennaio, respinta dal destinatario – e spingere i tifosi biancorossi a confidare che Elia possa rispettare almeno il secondo dei suoi tre anni di contratto restando un altro anno al San Nicola. La conferma di un talento varrebbe nella mente e nei cuori della piazza la testimonianza delle ambizioni rilanciate 28 giorni fa, nell’ultima traccia ufficiale della dirigenza, sui social dal presidente Luigi De Laurentiis.


La domanda ora è un’altra: quanto vale Caprile? Il suo entourage, incarnato dall’ex portiere biancorosso Graziano Battistini, al momento parrebbe non conoscere la valutazione esatta che il Bari dà al suo assistito. I soliti ben informati parlano invece di una cifra compresa tra i 7 e i 9 milioni di euro, con un 20% che andrà riconosciuto al Leeds, club che deteneva la proprietà del cartellino del portiere fino alla scorsa estate. Intanto occorre affidarsi alle sensazioni, quelle che i mesi del calciomercato fanno registrare con sfumature che possono cambiare di ora in ora. Nel weekend ha preso corpo un’opzione: l’acquisto del cartellino di Caprile da parte del Napoli, club nelle mani della Filmauro, stessa proprietaria del Bari, con conseguente trasferimento del portiere classe 2001 in prestito a un club di Serie A, con l’Empoli in pole. Più difficile invece pensare che il successivo trasferimento a titolo temporaneo possa riportare il portiere in Puglia. Così il guadagno del Bari risiederebbe nella plusvalenza effettuata e nella possibilità che quei soldi vadano a finanziare la campagna acquisti estiva, che passerà anche per un adeguato sostituto tra i pali. Prospettiva che non sembra entusiasmare la piazza. Per quanto riguarda Caprile, che a Bari ha ribadito più volte di stare bene, la categoria avrà un peso nelle sue scelte ma un’incidenza maggiore l’avrà lo spazio che gli sarà prospettato sul terreno di gioco. La certezza è che il portiere non vuole vivere una stagione in panchina, ipotesi che ne limiterebbe il percorso di crescita.

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