Da rivelazioni a certezze. Dal treno promozione mancato a una Serie A che li aspetta, ma non con il Bari. La sensazione è che Elia Caprile e Walid Cheddira si apprestino a vivere un luglio con delle similitudini, pronti a spiccare il volo per la più alta categoria del calcio italiano. Un destino certificato dalle parole del presidente Luigi De Laurentiis nella conferenza stampa che ha dato il via alla nuova stagione sportiva dei biancorossi. I numeri ne certificano la centralità nel Bari 2022/23, quello che con Michele Mignani alla guida è andato a due minuti dalla Serie A: 43 presenze, Coppa Italia e playoff inclusi, per Caprile, giocatore più impiegato dell’annata, 22 gol – comprese le coppe – per Cheddira, che ha pagato nella seconda parte di stagione una prima parte da protagonista assoluto, un Re Mida dell’attacco capace di trasformare in oro tutto quello che toccava.
Il ricavo delle cessioni non andrà a comporre un extra budget ma sarà rilevante nella conduzione del mercato in entrata. Allora è lecito anche interrogarsi sul valore dei cartellini: compreso tra i 7 e i 9 milioni quello del portiere, di poco inferiore quello dell’attaccante. Il 20% del denaro incassato dall’addio di Caprile finirà nelle casse del Leeds, il 50% del valore della vendita di Cheddira finirà invece al Parma. Probabilmente non si saluteranno nel ritiro di Roccaraso, dove Caprile è atteso a giorni stando alla nota ufficiale diramata dal Bari ma difficilmente arriverà in Abruzzo. Quasi sicuramente il loro futuro non sarà biancorosso. E per sostituirli questa volta il direttore sportivo Ciro Polito potrebbe puntare non più su delle scommesse, rivelatesi vincenti, ma su giocatori con anni di esperienza in B. Per un cambio di strategia in ruolo chiave, confidando almeno nella stessa resa.