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Bari, dove giocherà Menez? Al campo e a Mignani le risposte

Come impiegare Jeremy Menez? È il piacevole interrogativo al quale deve rispondere Michele Mignani dopo l’arrivo del 36enne cresciuto nelle giovanili del Sochaux e che in carriera ha indossato anche le maglie di Bordeaux, Milan, Roma e Psg nel ritiro di Roccaraso, quartier generale del Bari che prepara la stagione 2023/24. Le prime ore in biancorosso di Menez sono state a dir poco intense: prima l’atterraggio a Bari da Parigi, con un volo in ritardo di un’ora e mezza sulla tabella di marcia. Poi il rapido iter legato alle visite mediche, infine l’arrivo a cavallo della mezzanotte in Abruzzo. Dove ad accoglierlo Menez ha trovato tanti compagni di squadra, tra i quali Bellomo, che già aveva conosciuto ai tempi della Reggina, e il ds Ciro Polito, a cena in quel momento con il suo omologo della Salernitana Morgan De Sanctis.

Dalle parole al campo, l’arena in cui Menez ha sempre fatto parlare i numeri: nella scorsa stagione ha chiuso con la Reggina a quota 34 presenze, 29 da titolare, con 5 reti e 3 assist e 2275 minuti complessivi in campo. Nel Bari che potrebbe cambiare pelle, affiancando al 4-3-1-2 di riferimento anche il 4-4-2 o il 4-2-3-1 sperimentati nel finale della scorsa stagione, il transalpino potrebbe avere più di una collocazione: seconda punta, falso nueve quando c’è bisogno di non dare punti di riferimento o trequartista alle spalle di due attaccanti quando sarà necessario alimentare il potenziale offensivo. La sensazione è che più vicino alla porta sarà, più si troverà nel suo habitat naturale. L’ambizione ancora viva è testimoniata dalla formula contrattuale: contratto fino a giugno ’24 con opzione di rinnovo in caso di promozione. Il biglietto da visita di Houdini, come l’abbiamo conosciuto nel calcio che conta, non è da sottovalutare: 67 presenze, 13 reti, 5 assist in Serie B, 38 gol e 38 assist in 217 partite giocate in Ligue 1, 25 centri e 16 assist in 127 presenze totalizzate in Serie A. Starà a Mignani dosarne l’impiego e gestirne le qualità e la collocazione tattica in un attacco che sta cambiando pelle: dopo aver salutato Antenucci e Folorunsho, potrebbe essere tempo di vedere Cheddira, capocannoniere della scorsa stagione, partire in direzione Serie A. Per ripartire serviva un mago e il Bari l’ha individuato in Jeremy Menez.

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