Sono stati condannati in appello nei giorni scorsi e i carabinieri di Modugno, in collaborazione con i militari dell’Arma delle Compagnie di Casarano e Tricarico, hanno eseguito i relativi ordini di carcerazione disposti nei loro confronti. Quindici, in tutto, i destinatari della sentenza di secondo grado nel processo scaturito dall’inchiesta “Break24” culminata in un’operazione compiuta nel maggio 2019 e che ha sgominato un’organizzazione di trafficanti di droga attiva a Modugno. Le indagini sono state incentrate sul periodo compreso fra il 2016 e il 2019 e hanno consentito di scoprire l’esistenza di una rete in grado di rifornire la città di hashish, marijuana e cocaina, composta da affiliati al clan barese Capriati-Diomede. I capi del gruppo criminale non hanno esitato ad utilizzare minorenni per la vendita al dettaglio nelle piazze di spaccio, persino nelle immediate vicinanze di un istituto scolastico.
Le pene più severe sono state inflitte a Lorenzo Siciliani (18 anni e 8 mesi di reclusione), Domenico Moretti (12 anni) e Valentino Martino (9 anni e 4 mesi). Per gli altri, condanne inferiori ai 5 anni. Gli arrestati sono stati rinchiusi nelle carceri di Potenza, Lecce, Brindisi e Matera.