Voglia matta di tornare quanto prima in campo ed essere decisivo con una nuova maglia. A suon di gol, 101 sin qui in carriera, e assist vincenti per i compagni. Ritratto di Vito Leonetti, barese doc che a 29 anni ha scelto di tornare in Puglia e sposare il progetto Audace Cerignola. Dal ritiro di San Giovanni Rotondo l’attaccante esterno spiega cosa l’ha spinto a scegliere il gialloblù.
Nel 4-3-2-1 che il nuovo allenatore dell’Audace ha in mente Leonetti occuperebbe uno dei due posti alle spalle del centravanti. La priorità del classe 1994, 25 gol in 66 presenze nell’ultimo biennio con la Turris, al momento è però quella di recuperare in tempi stretti dalla lesione d’alto grado all’adduttore sinistro che lo tiene fuori dai campi da tre mesi e mezzo.
La concorrenza non fa paura a Leonetti. L’attacco del Cerignola attende almeno un altro arrivo ed è stato già arricchito con Franco Sosa, 28enne argentino che dopo aver concluso la scorsa annata con 12 gol e 8 assist nel girone H di Serie D con la Team Altamura ora si prepara a vivere la sua prima esperienza tra i professionisti in Italia. Altri elementi di fantasia sono Ismail Achik, 10 reti e 8 assist tra regular season e playoff nella scorsa stagione, e Michele D’Ausilio: anche sul 23enne di Milano – 5 gol e 6 assist nella scorsa annata – ci sono gli occhi della B. Al vertice dell’attacco ci sono poi i 15 gol messi a referto nella scorsa annata da Giancarlo Malcore, legato al club da un altro anno di contratto. Senza dimenticare Filippo D’Andrea, 5 centri nell’ultima stagione.
Alla voce obiettivi per Leonetti non ci sono però traguardi personali. Il prodotto del settore giovanile del Bari si concentra solo sui risultati di squadra.