Studiano in maniera approfondita la vittima, individuata sempre tra le persone più vulnerabili perché anziane o semplicemente sole; recuperano informazioni di carattere personale come il numero di cellulare, il nome di un parente, e poi, simulando un finto incidente accaduto al congiunto o più semplicemente la necessità di consegnare un pacco, per conto di un nipote, riescono ad ingannare la vittima facendosi consegnare anche ingenti somme di denaro o altre utilità. È questa l’ormai consolidata tecnica utilizzata per truffare anziani e vulnerabili ed è quanto accaduto, nel pomeriggio del 21 luglio, ad signore classe ’44 di Bari, dal quale due giovani napoletani sono riusciti a farsi consegnare la somma di 1000 euro, quale saldo di un ipotetico pacco che doveva ritirare per conto del nipote. Anche in questo caso, i presunti truffatori erano riusciti ad ingannare la vittima che aveva creduto di essere stato contattato al telefono dal nipote che gli aveva chiesto di ritirare il pacco da un corriere ed anticipare una somma di denaro la cui iniziale richiesta era molto più alta. Gli agenti della Squadra Mobile sono riusciti ad intercettare i due sospettati, giunti nel capoluogo pugliese con un’auto presa a noleggio, pedinandoli sino a quando sono stati colti in flagranza in via Luigi Ricchioni. Uno dei due giovani, il minorenne, è stato immediatamente bloccato subito dopo aver intascato la somma di denaro, appena prelevata dalla vittima da uno sportello bancario, mentre l’altro complice, prima di essere fermato e tratto in arresto, ha dato vita ad un rocambolesco inseguimento per le vie della città terminato in viale Unità d’Italia. I fatti si inseriscono in una più ampia attività di prevenzione e repressione avviata, di recente, dalla Questura di Bari, proprio a causa della recrudescenza del fenomeno delle truffe agli anziani.