Ma l’addio tra Walid Cheddira e il Bari è davvero così scontato? La risposta, assolutamente positiva fino a qualche giorno fa, ora rischia concretamente di cambiare. A farlo pensare ci sono diversi elementi: su tutti, l’atteggiamento messo in campo nelle due settimane di ritiro a Roccaraso dall’attaccante marocchino classe 1998. Cheddira ha lavorato come e più degli altri: sempre tra i primi ad arrivare sul campo di allenamento, sempre tra gli ultimi ad andare via, tra esercitazioni dal dischetto e palleggi con l’amic Dorval. Ha trovato già una buona intesa con Menez e Morachioli, compagni di reparto in un attacco che Mignani sta ridisegnando dopo gli addii di Antenucci, Folorunsho, Esposito e Botta, e soprattutto non ha mai perso il sorriso. Quello che lo accompagna dal primo giorno in cui ha messo piede nello spogliatoio del Bari, due anni fa.
Istantanee che non corrispondono completamente all’immagine di un calciatore che “vuole la A”, come spiegato alla vigilia della partenza dell’Abruzzo dal presidente biancorosso Luigi De Laurentiis per Cheddira e per Caprile, poi passato al Napoli e di lì in prestito all’Empoli. “Non possiamo tarpare le ali a Walid” aveva detto Mignani meno di una settimana fa commentando il 5-0 in amichevole alla Folgore Delfino Curi Pescara. In quell’occasione Cheddira era partito tra le riserve, salvo entrare in campo nel secondo tempo e segnare il provvisorio 3-0 su assist di Scheidler. L’aveva fatto a modo suo: attaccando la profondità, saltando il portiere e trovando la porta. Come gli è successo 28 volte in 75 partite con la maglia del Bari, score impreziosito da 10 assist e dal titolo di capocannoniere biancorosso nella Serie B 2022/23 grazie alle sue 17 reti. Un’annata sportiva magica per Cheddira, passata anche per la partecipazione ai Mondiali con il Marocco.
Eppure quello score ad oggi non ha generato proposte ritenute congrue dalla proprietà per cederlo. Alla voce “sondaggi” si sono iscritti il Monza, il Torino, l’Empoli, il Genoa, l’Hoffenheim e in passato anche la Lazio. Eppure nessuno ha provato ad affondare il colpo per Walo. Il Bari si era talmente rassegnato a perderlo da aver già individuato il suo sostituto: Davide Diaw, 31enne tornato a Monza dopo il prestito a Modena della scorsa stagione. Al momento però è tutto fermo. Lunedì 31 luglio, data della ripresa dei lavori sul campo dell’antistadio, a guidare il gruppo ci sarà Cheddira. E ogni giorno che passa alimenta suggestioni sulle possibilità che Walo, come i tifosi e i compagni di squadra lo hanno ribattezzato, resti al centro dell’attacco biancorosso. Al momento una possibilità ancora remota ma i colpi di scena nel calciomercato sono dietro l’angolo. E uno di questi potrebbe riguardare proprio il numero 11.