Lo stop al reddito di cittadinanza ha messo in allarme anche le 3600 famiglie che ad Andria percepiscono il sussidio con una media di circa 500 euro al mese. Molte di queste nei giorni scorsi, come avvenuto per migliaia di altre famiglie in Italia, hanno ricevuto l’sms dell’INPS con il quale si annuncia il termine del sussidio, introdotto nel 2019 dal primo Governo Conte, a partire dal 1 agosto 2023, creando non poca agitazione tra le famiglie andriesi beneficiarie. Anche se lo stop è prorogato a fine 2023 per le famiglie che hanno minori, disabili o anziani e per quelle in cui è acclarato un forte disagio sociale con la presa in carico dei comuni.
Negli ultimi giorni, proprio a margine di quel messaggio ricevuto dall’INPS, più di 50 cittadini si sono già recati presso gli uffici dei Servizi Sociali di Andria per chiedere spiegazioni. Lo stop al reddito di cittadinanza è stato annunciato da tempo dal Governo Meloni, pronto a sostituire la misura ideata dal Movimento 5 Stelle in un’altra forma di sostegno a partire dal 2024. Ma dai Servizi Sociali di Andria fanno sapere che sono emerse le prime anomalie: è il caso di un cittadino con disabilità certificata all’80%, beneficiario del sussidio, che ha ricevuto il messaggio di stop del reddito. Una situazione simile per almeno altri due cittadini andriesi e per i quali i Servizi Sociali si sono attivati contattando l’INPS e avere spiegazioni in merito.
Confusione, insomma, è la parola giusta per descrivere ciò che sta avvenendo tra INPS, comuni e percettori del sussidio. Il sindaco di Andria e vice presidente dell’ANCI Puglia, Giovanna Bruno, ha utilizzato il termine “caos” in video messaggio postato sui social, puntando il dito contro l’attuale Governo di centrodestra reo di aver scaricato ogni responsabilità ai comuni.
Una vicenda che quindi farà discutere per molto tempo. Anche Dora Conversano, assessore ai Servizi Sociali di Andria, si è detta preoccupata per tutti quei cittadini percettori del reddito di cittadinanza che «da sempre – ha detto – si sono impegnati in diversi lavori sul territorio comunale, e poi soprattutto per le famiglie che vivono un gravissimo disagio economico».
Il Reddito di cittadinanza «sarà stato sbagliato nella forma, ha dato la possibilità ad alcuni di truffare ma è stato una forma di contrasto alla povertà», ha detto invece il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, in queste ore impegnato sui media nazionali a criticare lo stop al sussidio da parte del Governo.