Sono 55 i migranti, 43 dei quali sono minorenni non accompagnati, in fuga dall’orrore della guerra con storie di prigionia e stupri, sbarcati nel porto di Bari dopo 4 giorni di navigazione a bordo della Geo Barents, la nave di Medici senza frontiere che nei giorni scorsi li ha soccorsi nel mar Mediterraneo, le cui operazioni sono state portate avanti non senza problemi. I profughi arrivano prevalentemente dal Gambia ma anche da Ghana, Nigeria, Senegal, Sudan e Burkina Faso. Le condizioni dei 55 migranti sembrano buone, ma a colpire sono le loro storie: secondo quanto riferito dall’equipaggio di Medici senza frontiere a bordo c’è una quindicenne che ha raccontato di aver attraversato da sola la Mauritania, l’Algeria e la Tunisia subendo stupri e patendo la fame; un 16enne, fuggito alla guerra in Sudan e che ha trascorso la prigionia nei campi libici dove è stato sottoposto a violenze di vario tipo; un altro ragazzino della stessa età che ha lasciato il Sud Sudan per evitare di diventare un soldato e imbracciare le armi. Secondo i primi controlli effettuati dalla Asl e dai volontari della Croce Rossa sono circa 28 i casi sospetti di scabbia.
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