Duemilasettecentosessantadue. Tanti sono gli abbonamenti sottoscritti dai tifosi del Barletta per la stagione 2023/24. Una dimostrazione di affetto con pochi precedenti per quanto riguarda la piazza biancorossa. Più che doppiato il numero di tessere staccato nella scorsa annata sportiva, quella archiviata con il quarto posto in regular season e la successiva sconfitta in semifinale playoff sul campo del Nardò. 1500 abbonamenti in più rispetto alla stagione 2011/12 in Lega Pro, quella avviata con il proposito di vincere il campionato e puntare direttamente alla Serie B. Numeri che coincidono con una passione che ad oggi permette al Barletta di essere in vetta alla classifica degli abbonamenti in Serie D su scala nazionale, davanti ad altre 167 squadre, e che testimoniano la volontà della città di alzare l’asticella delle ambizioni rispetto a qualche mese fa, quando una stagione avviata per puntare a una salvezza tranquilla aveva “rischiato” di assumere toni trionfali.
«L’Asd Barletta 1922 desidera ringraziare ogni singolo sostenitore che ha sottoscritto il proprio abbonamento – spiega il club nella nota che ha diffuso il numero ufficiale dei tagliandi sin qui venduti – permettendo di raggiungere un obiettivo incredibile ed unico, come la passione che ci metteremo per provare a lasciare un segno indelebile nel cuore di ogni singolo tifoso». Una dichiarazione di intenti che arriva direttamente dal ritiro abruzzese di Rivisondoli, dove la squadra di Ciro Ginestra sta affinando la sua identità tecnica e tattica nelle battute finali di un’estate vissuta nel segno della rivoluzione: sono andati via pilastri della scorsa stagione come Petta, Pollidori, Vicedomini, Loiodice e Lattanzio e per individuare nuovi leader la sensazione è che occorra bussare alle porte di Schelotto, Marsili e Silvestri, alcuni degli uomini di maggior esperienza consegnati a Ginestra dal calciomercato.
Calciomercato che oggi corrisponde a un punto interrogativo: qualche giorno fa il direttore sportivo Gigi Pavarese aveva parlato di campagna acquisti chiusa ma la sensazione è che in entrata il Barletta possa muoversi ancora per completare un organico che nonostante 28 tesserati appare ancora migliorabile. I fari sono puntati sull’attacco, dove l’assortimento oggi garantito da Ngom, Di Piazza, Russo, Caputo e il giovane Glorioso corrisponde a un quintetto con tante seconde punte e un solo riferimento, appunto Di Piazza. Per provare ad acquisire lo status di squadra che ambisce ai piani altissimi della classifica e abbandonare quello di “mina vagante del campionato”, definizione coniata dallo stesso Pavarese, serve intervenire ancora. La città ha dimostrato con i fatti dove vuole arrivare e chissà che da quei 2762 appassionati non possa arrivare la spinta per nuove operazioni di mercato.