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Bari, Nasti ha già spalle larghe da numero 9. E Mignani: “Il gol un premio per lui”


Sognando Walid Cheddira. Attore protagonista: Marco Nasti, centravanti del Bari che non ha paura di indossare il numero 9 sulle spalle e che contro il Cittadella ha trovato il suo primo gol in biancorosso. A rovinare parzialmente la festa dell’attaccante scuola Milan è stato Pavan, che all’89’ ha pareggiato i conti. «La priorità è aiutare la squadra, il gol arriverà» aveva detto Nasti a 30 ore dalla partita contro il Cittadella. Quasi profetizzando quella gioia davanti al portiere avversario. Quel centro è arrivato, insieme a una prestazione fatta di scatti, assalti alla profondità, duetti con i compagni di squadra e rincorse sugli avversari


La sua carta d’identità recita 17 settembre 2003 alla voce “data di nascita” e al 6’ ha festeggiato il primo centro in biancorosso. Azione avviata dai suoi piedi, rifinita da Koutsoupias e passata per l’assist di Sibilli. Connection che funziona. Bari è la seconda tappa nel “calcio dei grandi” per Nasti. Segue quella di Cosenza, archiviata con 5 reti in 27 partite e una salvezza conquistata…con una rinuncia. Quella al Mondiale Under 20, che il giovane attaccante non ha giocato per disputare i playoff con i calabresi. Il suo sacrificio è ben apprezzato dall’allenatore.

Replicare i 17 centri di Cheddira nello scorso campionato sarà missione ardua. Nasti dà la sensazione di essere meno finalizzatore ma di lavorare tantissimo per la squadra. Non a caso il pubblico di Bari gli ha tributato una standing ovation al momento dell’uscita dal campo per far posto a Bellomo. La testa dell’attaccante, che vede i futuri innesti dal calciomercato con una «concorrenza positiva», è già rivolta alla prossima tappa in campionato: la trasferta di domenica alle 18.30 sul campo della Ternana.

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