Aspettando Davide Diaw: è il sottotitolo ai giorni che caratterizzano la sosta del campionato in casa Bari. Il gruppo di Michele Mignani non vede l’ora di ritrovare in campo l’attaccante arrivato dal Monza con la formula del prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione. Atterrato in Puglia nel giorno di Ferragosto e mandato in campo dal primo minuto tre giorni dopo nella gara inaugurale del campionato contro il Palermo, Diaw è stato fermato da un guaio muscolare al bicipite femorale sinistro dopo 13 minuti dall’inizio del match contro i rosanero. Stop che lo ha costretto a guardare da spettatore la vittoria di Cremona e i pareggi contro Cittadella prima e Ternana poi. Partite in cui la squadra di Michele Mignani, alla ricerca di una nuova identità tattica dopo un’estate caratterizzata da 15 arrivi e 19 partenze ha segnato meno rispetto al passato e palesato una coperta corta negli ultimi 16 metri, con il peso dell’attacco tutto sulle spalle del giovane Nasti. “Che Diaw ci aiuti” ha scherzato qualcuno parafrasando una celebre serie tv.
In queste prime settimane da biancorosso Diaw ha sbuffato, sudato e messo nel mirino la data del ritorno in campo: sabato 16 settembre, giorno della trasferta sul campo del Pisa per la quinta giornata di campionato. Per comprendere la sua potenziale centralità nel progetto biancorosso, bastano i numeri: oltre 50 gol in Serie B suddivisi tra Cittadella, Virtus Entella, Vicenza, Monza, Modena e Pordenone, per una media di 7,5 reti per ogni stagione. Il tutto in attesa di celebrare la prima gioia con la maglia del Bari. Il suo recupero sarebbe prezioso in un reparto che rispetto alla scorsa stagione ha mantenuto il solo Morachioli e per garantire quella rapidità e quell’assalto alla profondità che l’anno scorso erano garantiti da Cheddira. A dimostrare la necessità di crescere della fase offensiva ci sono gli expected goals prodotti dal Bari nei primi quattro turni di campionato: analizzati dalla piattaforma Wyscout, rappresentano una statistica che valuta la probabilità che il pallone finisca in rete in base a tipo di conclusione, posizione del tiro e tipo di assist. Nelle prime quattro partite la media biancorossa è stata di 0.66/gara, con un picco di 1 nella partita contro il Cittadella e un totale di 10,25 conclusioni a partita (di cui 2 nello specchio della porta) contro i 16,50 tiri degli avversari.
Quello che Diaw può assicurare lo si è visto nei primi 13 minuti contro il Palermo: tagli alle spalle della difesa avversaria, attacco della porta e guizzi aprendosi in fascia. La speranza del Bari è che la sosta riporti al 100% la tenuta fisica dell’attaccante 31enne e di altri suoi compagni di squadra arrivati in biancorosso nelle battute final di calciomercato. Per Jeremy Menez, andato ko al crociato contro il Palermo, occorreranno intanto mesi: intanto il 36enne francese si è fatto rivedere al campo di allenamento, servendo un sorriso alle telecamere in attesa di tornare a dispensare assist e giocate geniali.